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DAL 17 AL 20 MAGGIO 2025
A SAN SEVERO (FG)
© La Festa del Soccorso 2011 - 2025
Dal 1857
la festa patronale
della città di San Severo
LA STORIA
DELLA FESTA
DEL SOCCORSO
Le Origini del Culto
Il venerando culto verso la Vergine del Soccorso affonda le sue radici nell’anno del Signore 1306, nella città di Palermo, quando un evento miracoloso segnò l’inizio di una profonda devozione destinata a propagarsi nel tempo e nello spazio.
Un Padre Agostiniano, gravemente infermo e ormai prossimo alla morte, fu visitato in sogno dalla Vergine Santissima, che, con materna dolcezza, si accostò al suo giaciglio e lo risanò dal morbo che lo affliggeva. Stupito e colmo di gratitudine, il religioso domandò chi fosse colei che gli aveva elargito una grazia tanto prodigiosa.
Ella, rivelandosi, lo esortò a testimoniare pubblicamente il miracolo ricevuto e a diffondere la devozione nei suoi confronti, affermando di voler essere conosciuta e invocata con il titolo di “Madre del Soccorso.”
Da quel momento, l'Ordine degli Agostiniani si fece zelante promotore di questo culto mariano: iniziarono a venerarla con solenne onore, ad elevarne il nome e a disseminare nei loro conventi immagini e statue della Beata Vergine, così da perpetuarne il ricordo e la protezione.
Quando, nel 1514, gli Agostiniani giunsero nella città di San Severo, posero le fondamenta di un piccolo convento nei pressi della chiesa di San Pietro, adiacente all’antica porta di Foggia. In quello stesso luogo, verso l’anno 1564, essi introdussero dalla Sicilia la pregevole statua lignea della Madonna del Soccorso, la stessa effigie che ancora oggi è al centro della venerazione popolare e spirituale della città.
Tale data è confermata da un prezioso documento, il Breve Pontificio del 10 settembre 1857, tuttora custodito presso l’Archivio dell’Arciconfraternita.
Nel 1652, sotto il pontificato di Innocenzo X, fu decretata la soppressione di tutti i piccoli conventi, e anche gli Agostiniani di San Severo dovettero abbandonare la città, lasciando ogni loro bene, inclusa la venerata statua della Vergine.
Eppure, l’amore per la Madonna del Soccorso non si estinse con la partenza dei suoi primi devoti: furono i fedeli laici, con fervente zelo, a custodire la memoria e a mantenerne vivo il culto.
Fu solo nel 1680 che la devozione assunse una nuova forma istituzionale: il Vescovo di San Severo, Monsignor Felice de Matta, diede vita ad una Confraternita dedicata alla Madonna del Soccorso, suggellando così un legame spirituale e comunitario che perdura ancor oggi, scolpito nella pietra della fede popolare e nella luce delle sue tradizioni.