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DAL 17 AL 20 MAGGIO 2025
A SAN SEVERO (FG)
© La Festa del Soccorso 2011 - 2025
dal 1857
la festa patronale
della città di San Severo
LA STORIA
DELLA FESTA
DEL SOCCORSO
Le Processioni Penitenziali
Nel corso dei secoli, Maria Santissima del Soccorso fu guida e rifugio del popolo sanseverese nelle ore più oscure della sua storia.
Durante eventi calamitosi, il suo venerato simulacro veniva trasportato in processione penitenziale, con solenni e umili suppliche, ed esposto alla pubblica venerazione presso la Cattedrale cittadina. Qui, un popolo fiero e devoto — composto in gran parte da agricoltori — si raccoglieva in preghiera, implorando la protezione dei campi e la benedizione della pioggia nei tempi di siccità o gelo inclemente.
Numerose furono le processioni deprecatorie che varcarono i confini cittadini per dirigersi verso le terre coltivate. Emblematica quella del 1737, quando, insieme ai simulacri di San Rocco e Sant’Onofrio, si raggiunse la chiesetta campestre della Madonna dell’Oliveto, situata sulla via che conduce a Foggia.
Nel 1761, invece, la sacra processione si spinse fino al convento di Stignano, lungo la via per San Marco in Lamis. In quest’ultima occasione, la preghiera ardente del popolo fu esaudita: una pioggia abbondante, giunta subito dopo il ritorno della Vergine in città, salvò il raccolto dalla rovina imminente.
Altre memorabili processioni si susseguirono negli anni 1767 e 1774, entrambe coronate da copiose precipitazioni, segno tangibile della benevolenza celeste.
Nel 1799, il simulacro della Madonna del Soccorso fu portato nuovamente in processione, ma questa volta al centro di eventi di carattere più terreno: i moti giacobini e i tragici scontri che ne seguirono videro la Vergine invocata anche in chiave politica, quale simbolo d’unione e identità per una popolazione smarrita.
A partire dal 1811, la devozione mariana assunse un carattere più stabile e istituzionale: le processioni in onore della Madonna del Soccorso vennero celebrate ogni anno, nella Domenica in Albis, la prima domenica dopo la Santa Pasqua. Non più soltanto in momenti di calamità, ma come segno duraturo dell’affetto e della riconoscenza che tutto il popolo nutriva per la sua celeste Patrona.
La processione del 21 aprile 1811 è considerata, a giusto titolo, la prima festa pubblica in onore della Madonna del Soccorso, con il simulacro portato lungo il tradizionale “giro interno” della città, fra canti, suppliche e lacrime di commozione.
La devozione continuò a radicarsi profondamente nel cuore dei sanseveresi, che iniziarono a ricorrere all’intercessione della Vergine non solo per calamità naturali, ma anche per le afflizioni quotidiane, i dolori dell’anima e le sofferenze del corpo.
Nel 1837, quando la terribile epidemia di colera, proveniente dall’Asia, raggiunse le mura di San Severo, la popolazione, atterrita e impotente, si raccolse ai piedi della Madonna del Soccorso, supplicandola con fervore. In quei giorni cupi, la statua fu condotta in processione assieme a quella di San Rocco, nella speranza di placare il flagello che seminava lutti e disperazione.
Anche negli anni successivi, il simulacro mariano fu esposto nuovamente in Cattedrale: nel 1865, durante una seconda ondata di colera, e nel 1876, in occasione di una prolungata siccità, si decise di organizzare una solenne processione lungo il giro esterno della città. Durante il corteo, si recitava il Santo Rosario, accompagnati dalla presenza del Vescovo, dell’intero Clero e di tutte le Confraternite cittadine.
Al termine della processione, la preghiera trovò ancora una volta ascolto: la pioggia tanto invocata cadde copiosa per quattro giorni consecutivi, ponendo fine alla siccità e rinnovando nei cuori la fede nella potente intercessione della Madre del Soccorso.
Quella del 1876 fu l’ultima processione penitenziale con la statua della Madonna del Soccorso. Ma il suo sguardo amorevole e la sua presenza spirituale non hanno mai cessato di accompagnare il popolo di San Severo, che ancora oggi la invoca con la medesima fiducia e lo stesso ardente amore.